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Her er du: NRK > Undervisning > Språk og reiser > Italiensk | Oppdatert 28.11.2001 13:19 |
| Italia på italiensk Venezia Publisert 23.04.2001 13:14 - Oppdatert 03.05.2001 13:44 Venezia Høyvann Høyvann på Markusplassen La Fenice Questa è un po’ più lunga delle altre, perché è permesso di andare anche un po’ più fuori col mare un po’ più mosso. Comunque, siamo sempre sui 9 metri, proprio per cercare di attraversare tutti i Rii di Venezia. E come velocità, immagino che ci sia anche una velocità compatibile alla struttura particolare di Venezia. Le imbarcazioni così vanno sui 60 [Km] all’ora. Perciò bisogna stare molto attenti di non rovesciare qualche altra barca durante un intervento di soccorso. La pomincendio pesca direttamente, purtroppo, l’acqua del mare. Della laguna. Si cerca di adoperarne il meno possibile e solo proprio quando serve, perché l’acqua salsa già crea danni per sé stessa. Già l’acqua crea danni. Se è salsa, ancora di più. È tutto un po’ adattato a questa città. Cioè bisogna un po’ adeguarsi a lei. Il fatto è che Venezia è molto particolare .. con le altre città. Venezia è tutta fatta in legno; perché le soffitte, le sottotravi, i sottotetti sono tutti in legno. Non è terraferma .. come c’è … cemento armato. Qui a Venezia, ci sono parecchi anziani e … la disattenzione … perché sono curati, sì, dagli assistenti sociali ma alla mattina e dopo sono sempre soli, accendono il fuoco o qualcosa… Nei lavori di restauro dei tetti, scaldano la guaina – sa del sottotetto, che copre il tetto per la pioggia – e quella la scaldano con la fiamma, anche .. e può accadere che prende fuoco tutte le travature. Il meglio è questo: questi impianti di idranti che stanno facendo adesso su tutta la città. Adesso ne hanno fatti tre qui a Venezia. E .. ne stanno facendo un altro nell’insula di San Marco…. Però qui abbiamo …. E hanno guardato i primi .. dove c’è… qui c’è l’Archivio di Stato, l’hanno messo vicino all’Archivio di Stato… Hanno cercato di dare priorità ai posti che erano più a rischio d’incendio. Flere av øyene utenfor byen er velkjente. Murano er berømt for sitt glass og Burano er kjent for sine kniplinger. Resten av øyene er er stort sett glemt. Men flere av dem, ofte ubebodde, er vel verd en visitt. Murano Glassmuseum, Murano Burano Durante il 1800 è stato… gli archi sono stati chiusi, è stato intonacato, sì. Era il luogo dove, appunto, si procedeva a questo espurgo delle merci, questa decontaminazione delle mercanzie con fumi di rosmarino, ginepro, eccetera. È stato tutto restaurato dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici. Questi sono tutti gli archi aperti e i"bastarzi", cioè i facchini, avevano il compito di portarli all’esterno e esporli al sole e trattare con erbe aromatiche, con fumi di ginepro, rosmarino. Sono una testimonianza importante di questi commerci che i veneziani avevano con tutte le parti del Mediterraneo, praticamente. Era un impero coloniale veneziano .. al momento della sua massima espansione, cioè la fine del 1500, poco dopo la battaglia di Lepanto. Questa è la laguna nord. Quindi abbiamo: Burano, con quel campanile inclinato. Quell’isola con molte piante, sono cipressi, è l’Isola di San Francesco del Deserto, un’isola di frati francescani. E poi s’intravede anche il campanile di Torcello, la prima Venezia? Le origini di Venezia stanno appunto a Torcello. Ci sono circa una trentina di isole abbandonate a Venezia. Sono isole d’importanza storica. Come mai? Perché sono rimaste tagliate fuori dalle rotte, dai …vie di traffico. Una volta erano punti di sosta lungo le vie fluviali, lungo i canali. Adesso Venezia è congiunta all’entroterra dal ponte translagunare, ferroviario e autostradale e quindi le isole sono venute meno d’importanza. Sono state usate per scopi militari e poi abbandonate. Markusplassen Fare il gondoliere è una parte della mia vita. Il fatto che sia stereotipato … è difficile trovare a Venezia un lavoro che non sia stereotipato. Il lavoro è cambiato nel senso che si lavora molto più in velocità. Una volta c’erano turisti che arrivavano a Venezia, restavano ….a Venezia molti giorni e quindi sceglievano un gondoliere e il gondoliere era a loro disposizione e andava in giro per le parti più importanti. Adesso ci sono i gruppi di giapponesi, americani che vengono a Venezia, stanno qui mezza giornata e il giorno dopo sono già a Firenze e quindi per forza il lavoro è cambiato Mi stanca lavorare con i turisti perché è il mio lavoro. Mi calo dentro al gondoliere perfettamente. Come diceva Charlie Parker: quando suonava, lui era musicista con i musicisti, artista con gli artisti, tossicodipendente con i tossicodipendenti. Io quando sono gondoliere, faccio il gondoliere e sono gondoliere. Sono 25 anni che faccio il gondoliere. Ero ancora studente all’Accademia di Belle Arti, e …. È un lavoro che mi piace, nel senso che posso avere la mente molto libera e pensare alle mie sculture. Essendo un lavoro stagionale ho molto tempo da dedicare all’inverno. Om gondolene i Venezia Io penso che una cosa non possa escludere, o non debba escludere l’altra. Faccio il gondoliere perché questo mi permette di poter fare anche delle cose che non potrei fare altrimenti. Quindi, la contemporaneità, la voglia di cose nuove c’è anche a Venezia. È difficile dire quando io ho iniziato. Mi ricordo che io ero ancora bambino, che ci giocavo il legno…mi facevo i miei giocattoli o, ad esempio, i pezzi di legno, prima di andare nel fuoco nella stufa – in quegli anni là – Allora io mi facevo questi miei sogni col legno. È una fortuna che anche noi, anche voi, è una fortuna restare, delle volte, bambino. Perché con questo noi possiamo superare tante cose. Abbiamo tante energie quando si è giovani, giovani e da questo si può portare alla felicità. Io mi trasformo delle volte. E credo che quando mi levo via il mio cappello e lo metto, la sera, dopo stanco del lavoro, io credo che diventa di legno e la mattina me lo metto e diventa un vero cappello. Io sono nato a Venezia. I miei genitori sono veneziani. Io voglio morire a Venezia perché si sta bene. Ancora adesso io sto scoprendo delle cose, in certe calli, certe cose che non ho mai visto. È una Venezia fantastica. È una città meravigliosa. Come posso non amare e non vivere a Venezia? Livio de Marchi Questa è la mia … la mia macchina, diciamo, perché è un’automobile. Tutta di legno. È una cosa che mi diverte molto. È una cosa bellissima. A me piace. È una macchina! ha un motore vero. La macchina funziona. __________________________________________ Ansvarlig for nettsidene til denne serien er Egil Eikvil. E-postadr.: egil.eikvil@nrk.no
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